LE DIVERSE PRIORITÀ
La giornata lavorativa, abbastanza indipendentemente dal tipo di professione, è un susseguirsi di cose da fare e richieste che provengono dall’esterno (cliente, capo, collega, etc).
Di tutta questa lista, ci sono cose che per noi sono più urgenti e vanno sbrigate prima, altre che possono aspettare un pochino di più, altre che possono aspettare un bel po’ di più. Questo viene determinato dalle PRIORITÀ che ci diamo.
Bhe elementare no?!
PERCHÉ LE PRIORITÀ SONO IMPORTANTI
È di certo una riflessione elementare, ma anche così scontata che ce ne si dimentica troppo spesso. Quando invece ricordarsene di più aiuterebbe ad ottenere maggiori risultati.
Soprattutto quando si è nella posizione di dover chiedere servizi o compiti a qualcun altro, che sono però cruciali per noi e i progetti che stiamo seguendo.
Le priorità determinano a che cosa una persona è più incline a dedicare del tempo e dell’attenzione. Va tenuto ben presente quando si va a chiedere un favore ad un collega, o un qualcosa al proprio capo oppure un servizio ad un collaboratore esterno/agenzia.
Non perché la priorità altrui vada a prevalere sulla nostra, ma per trovare il modo giusto perché anche la nostra richiesta venga presa in considerazione e in qualche modo ottenga della priorità su altro.
COME RENDERE LE NOSTRE DELLE PRIORITÀ ANCHE PER GLI ALTRI
Una volta capite quali sono le priorità dell’altra parte rispetto la nostra – che si tratti di chiedere un favore, un servizio, una consegna entro una data scadenza – abbiamo gli strumenti per negoziare l’inserimento della nostra richiesta nell’ordine delle priorità altrui. Come?
- Fate sempre capire all’altra parte che siete consapevoli delle tante cose che ha da fare e di quali sono le sue priorità. L’altro così si sentirà compreso.
- Spiegate da dove viene il vostro senso di urgenza/importanza per la richiesta che state comunque facendo. In questo modo date delle motivazioni per la vostra impellente necessità.
- Cercate di negoziare una deadline che vada bene per entrambi ed assicuratevi che sia reale e fattibile per l’altra parte. Sulla carta*, concedete anche un giorno in più, mostrandovi flessibili, ma chiedendo però in cambio che la consegna sia puntuale.
*Prendetevi sempre del tempo e non giocate mai a carte scoperte sul fronte scadenze. Se vi serve qualcosa da qualcuno entro una tot data, comunicate sempre una deadline di almeno un paio di giorni in anticipo e comportatevi come se quella fosse la reale deadline che avete.
LE PRIORITÀ A LE NEGOZIAZIONI
Capire quali sono le priorità per l’altra parte è assolutamente fondamentale nelle negoziazioni. Comprendere a che cosa tiene di più il nostro interlocutore ci servirà a:
- definire la sua strategia negoziale e il suo obiettivo finale, così da poter costruire anche la nostra strategia e perfezionare il nostro obiettivo finale
- imparare ad identificare velocemente dove “cedere”, idealmente su cose che per noi sono poco influenti ma lo sono molto per l’altra parte
- imparare ad identificare velocemente dove chiedere all’altra parte di “cedere”, anche qui idealmente su cose per noi molto rilevanti ma meno per l’altro
- identificare dove non ha senso cercare il compromesso, dove non c’è margine di negoziazione e la nostra insistenza andrebbe solo ad indispettire l’altra parte
Così facendo si crea una specie di percorso “guidato” fatto di porte che si possono aprire ed altre no, che si dirige verso l’obiettivo finale.
COME CAPIRE LE PRIORITÀ ALTRUI
Non c’è una scienza esatta. Si tratta di osservare, di captare dai comportamenti, dall’ambiente circostante, etc.
Non c’è una formula magica per definire con precisione le priorità altrui, si tratta di relazionarsi con gli altri e capire che cosa maggiormente determina le loro scelte e i loro comportamenti (mi sto sempre riferendo all’ambito lavorativo).
ESEMPIO 1
Lavoro con un’agenzia molto grossa, io sono un cliente medio/piccolo e non mi rispondono tempestivamente sul progetto su cui stiamo lavorando.
—> È probabile che siano impegnati con richieste di clienti più grossi, la cui insoddisfazione avrebbe un peso maggiore sul fatturato. Quindi tempestare di telefonate minacciose o mandare e-mail dai toni grossi non sortirebbe probabilmente grandi risultati. Facile invece che spiegare molto onestamente le difficoltà che questi ritardi/silenzi stanno generando, renda l’altra parte più incline a fare uno sforzo in più per risolvere positivamente la situazione.
ESEMPIO 2
Lavoro su un progetto con un collega, ci dividiamo i compiti e serve che i suoi siano completati entro una certa deadline altrimenti ritarda tutto, ma lui non dice che non ce la può fare.
—> È probabile che il suo capo gli abbia dato priorità diverse o/e che i suoi target aziendali (dai quali derivano i suoi bonus) siano basati su altro. Saperlo aiuta ad impostare la conversazione per negoziare una deadline ragionevole per entrambi.
LE VERIE PRIORITÀ IN SINTESI
Non c’è trucco e non c’è nessuna garanzia che così facendo non ci saranno ritardi o disservizi o negoziazioni che non vanno come ci si augurava.
Queste considerazioni derivano dall’aver sperimentato che quando si vuole ottenere qualcosa, avere tutte le parti coinvolte “on board” con te e le tue motivazioni garantisce risultati più efficaci e veloci. E questo è possibile solo quando anche le priorità dell’altra parte sono pienamente comprese e tenute in considerazione.
APPROFONDIMENTI
Segnalo un interessante articolo che non è tanto sulle priorità, ma più sull’essere gentili sul posto di lavoro, quindi in linea: http://www.ilsole24ore.com/art/management/2018-01-09/essere-gentili-posto-lavoro-ecco-perche-potrebbe-essere-crudele-121811.shtml?uuid=AEIHmQeD&refresh_ce=1.